Amazon KDP taglia le royalty sui libri cartacei: cosa cambia per gli autori indipendenti

AMAZON KDP 2025
Stretta sulle royalty: autori costretti a rivedere strategie e prezzi
Amazon ha annunciato una modifica sostanziale per tutti gli autori che utilizzano il servizio Kindle Direct Publishing (KDP) per la vendita dei propri libri cartacei. A partire dal 10 giugno 2025, le royalty per i libri con prezzo inferiore a 9,99 USD subiranno una drastica riduzione: si passerà dall'attuale 60% al 50%, con un impatto significativo soprattutto per chi pubblica testi brevi o a basso prezzo.
Per molti autori, questo significa perdere del tutto il margine di guadagno, in particolare per quei titoli il cui prezzo di copertina è vicino ai costi di stampa. In alcuni casi, come evidenziato dalla stessa Amazon, i libri venduti sotto una certa soglia non genereranno alcuna royalty.
Cosa cambia davvero
Fino ad oggi, il modello era semplice: l'autore riceveva il 60% del prezzo di copertina meno i costi di stampa. Ora, sotto i 9,99 USD, la quota scende al 50% — rendendo molti prezzi "bassi" semplicemente non sostenibili.
Un libro da 8,00 USD, ad esempio, che prima garantiva un piccolo margine, dopo la modifica potrebbe generare zero guadagni.
Una mossa che fa discutere
Molti autori e micro-editori si sono detti preoccupati. In particolare, per chi lavora in nicchie di mercato o pubblica testi brevi (poesia, racconti, narrativa breve), mantenere prezzi accessibili era una scelta culturale prima ancora che commerciale.
Ora, saranno costretti ad alzare i prezzi o a rinunciare alla versione cartacea.
Strategie da valutare
In attesa dell'entrata in vigore, gli autori possono già iniziare a rivedere le proprie strategie:
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Rivalutare il prezzo di copertina, per evitare di andare in perdita
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Ridurre il numero di pagine, laddove possibile, per abbassare i costi di stampa
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Puntare sulle versioni digitali, che restano più stabili e convenienti
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Esplorare canali alternativi, come la stampa in proprio o altri distributori
Uno scenario più fragile
Il Calamaio osserva con attenzione questa evoluzione. Perché non si tratta solo di numeri, ma di modelli culturali: il self publishing è stato per anni sinonimo di libertà e accesso diretto al lettore.
Ma quando l'unico intermediario può cambiare le regole da un giorno all'altro, quanta libertà resta davvero?