Giornata della Biodiversità 2025: il valore nascosto della varietà della vita

22.05.2025

Il 22 maggio ricorre la Giornata Mondiale della Biodiversità, istituita dalle Nazioni Unite per ricordarci una verità tanto semplice quanto trascurata: la vita sulla Terra è un mosaico complesso, fatto di connessioni invisibili e relazioni interdipendenti. Distruggerne anche un solo frammento significa alterare l'equilibrio di tutto il sistema.

La biodiversità non è solo un concetto scientifico: è ciò che permette la vita. È nell'impollinazione silenziosa di un'ape, nella presenza di un fungo nel sottobosco, nella rotazione invisibile dei batteri nel suolo. È nella varietà genetica di una specie, che ne garantisce la resilienza; nella diversità delle piante, che tutela il nostro cibo; nei mari, nei deserti, nelle foreste.

Eppure, mai come oggi, questa varietà è minacciata. Secondo l'IPBES (la piattaforma ONU per la biodiversità), oltre un milione di specie rischiano l'estinzione nei prossimi decenni, a causa di deforestazione, inquinamento, agricoltura intensiva e cambiamenti climatici.

🐾 La biodiversità non è "altro da noi"

Pensare alla biodiversità come a qualcosa "là fuori", lontano dai nostri contesti urbani o dalle nostre abitudini, è uno dei più grandi fraintendimenti culturali. Tutto ciò che siamo – dall'aria che respiriamo al cibo che mangiamo – dipende da un equilibrio ecologico che oggi è sempre più fragile.

Ogni scelta quotidiana, ogni politica ambientale, ogni azione industriale o agricola incide su questo equilibrio. E se è vero che la crisi climatica ci impone di agire, è altrettanto vero che senza biodiversità non esiste nessun clima da salvare.

🧭 La biodiversità è come una lingua antica: se perdiamo i suoi vocaboli, perdiamo anche la possibilità di raccontare la complessità del mondo. E spesso ce ne accorgiamo troppo tardi, quando il silenzio prende il posto del canto degli uccelli, quando la terra si impoverisce e le stagioni smettono di avere ritmo.

In questa giornata, la domanda più urgente non è cosa possiamo fare, ma se siamo ancora capaci di vedere ciò che conta prima che scompaia. Perché la crisi della biodiversità non è solo una tragedia ecologica. È un test sul nostro sguardo, sulla nostra capacità di custodire ciò che non ci appartiene, ma da cui dipendiamo totalmente.