"Il detective sonnambulo" – Vanni Santoni

03.05.2025

Autore: Vanni Santoni
Editore: Mondadori
Anno di pubblicazione: 2025
Genere: Narrativa contemporanea, romanzo d'indagine esistenziale 

Trama

Ambientato tra Parigi, Berlino, Davos e Venezia, Il detective sonnambulo segue le vicende di Martino, un giovane italiano trasferitosi a Parigi. Qui incontra Johanna, una ragazza enigmatica e affascinante, con cui intreccia una relazione intensa ma complicata dalle frequenti sparizioni di lei. Quando Johanna scompare definitivamente, Martino intraprende un viaggio alla sua ricerca, che lo porterà a confrontarsi con personaggi eccentrici e situazioni al limite tra realtà e finzione.

Un noir esistenziale tra arte, scomparsa e utopia

C'è una linea sottile che separa il mondo visibile da quello interiore. In Il detective sonnambulo, Vanni Santoni la attraversa con passo incerto, onirico, in una narrazione che mescola l'indagine al vuoto, la militanza alla sparizione, l'amore all'assenza.

Il protagonista, Martino, è un giovane uomo disilluso, disancorato dalla realtà e al tempo stesso immerso in un'Europa colta, fluida, fratturata. La sua ricerca di Johanna, artista concettuale improvvisamente scomparsa, è il pretesto per un viaggio che è più mentale che geografico: da Parigi a Berlino, da Davos a Venezia, ogni tappa è una soglia tra mondi – reali e simbolici.

Ma Johanna non è solo una donna. È una figura liminare, un'idea, una parabola di sparizione consapevole. La sua arte sfugge alla logica del mercato, il suo corpo alla logica del possesso. E Martino, sonnanbulo tra parole e città, diventa il nostro specchio, incapace di capire se sta inseguendo qualcuno o se sta cercando se stesso.

Il romanzo come installazione

Santoni costruisce un romanzo che è esso stesso opera concettuale: ogni capitolo è una stanza, ogni dialogo una performance, ogni sparizione un atto politico. L'autore spinge il lettore a interrogarsi sul ruolo dell'arte, della visibilità, della coerenza ideologica.

📌 La sparizione volontaria come atto sovversivo è uno dei temi centrali: in un mondo dove tutto è esposto, scomparire può essere il gesto più radicale.
📌 L'identità liquida dei personaggi richiama la precarietà dell'esistenza contemporanea.
📌 L'ironia sottile che attraversa la narrazione evita il rischio di autocompiacimento intellettuale.

Un linguaggio che scivola, lucido e ipnotico

Lo stile di Santoni è raffinato ma accessibile. C'è ritmo, c'è introspezione, c'è tensione narrativa. I capitoli si leggono con piacere, anche quando affrontano temi complessi come l'attivismo artistico, la critica del capitalismo culturale o la decostruzione dell'io.

📖 Non mancano momenti di lirismo – soprattutto nelle descrizioni urbane – ma tutto resta sempre legato a una voce narrativa lucida, mai sopra le righe.

🎭 Un romanzo che interroga

Interroga il lettore sul confine tra presenza e assenza, tra arte e militanza, tra corpo e idea.
Non offre conclusioni. Non costruisce certezze. Ma lascia aperte tutte le risposte, come solo i romanzi più maturi sanno fare.