Letteratura urbana: come i murales raccontano storie nei quartieri romani

15.05.2025

La città che scrive sui muri

Roma è una città stratificata. Ogni pietra racconta un'epoca, ogni vicolo conserva un ricordo. Ma negli ultimi decenni è anche sui muri che si è scritta una nuova forma di narrazione: quella della letteratura urbana.

I murales non sono più solo espressione artistica. In molti casi, diventano racconti visivi, poesie murali, ritratti di memoria. Spesso sono legati a nomi, volti, frasi che appartengono alla storia culturale della città.

Da Pasolini a Ginsberg: la poesia scende in strada

Nel quartiere Pigneto, un murale dedicato a Pier Paolo Pasolini domina la scena, circondato da versi e ritratti che lo restituiscono al suo territorio. Ma non è il solo.

Nel cuore del Quadraro, i muri parlano in più lingue: in via dei Lentuli si leggono versi di Allen Ginsberg, dipinti accanto a immagini iconiche della controcultura. Lì, la street art si fa resistenza poetica, memoria urbana, atto politico e culturale.

Tor Marancia e Ostiense: musei a cielo aperto

Uno dei progetti più significativi è quello di Tor Marancia, dove grandi palazzi sono diventati tele gigantesche. Ogni murale ha un titolo, una storia, un messaggio. Alcuni raccontano miti contemporanei, altri sono ispirati direttamente alla narrativa e alla poesia.

All'Ostiense, invece, convivono richiami a Orwell, all'iconografia pop e alla fantascienza distopica. La street art si fonde con la letteratura visiva, creando veri e propri percorsi narrativi a cielo aperto.

Una nuova forma di scrittura collettiva

Questi murales sono più che decorazioni: sono capitoli di un libro collettivo, dove le parole si trasformano in immagini e le immagini suggeriscono racconti. In molti casi, sono il frutto di laboratori con le scuole, con gli anziani del quartiere, con i detenuti, rendendo l'opera un frammento di comunità.

È una scrittura condivisa, che nasce nei quartieri e parla a chi li attraversa, anche solo per caso.

Quando l'arte urbana incontra la letteratura

Alcuni progetti hanno portato scrittori e street artist a collaborare, trasformando poesie in opere murarie, racconti brevi in installazioni, interi romanzi in percorsi urbani. Il progetto Poeti der Trullo ne è un esempio: poesia di strada che incontra l'asfalto e la vita vera.

E sempre più festival culturali romani includono tour guidati tra murales e letture urbane, riscoprendo il valore narrativo dell'arte di strada.

Conclusione: la città come pagina da scrivere

Nella Roma di oggi, i muri non sono solo supporti, ma superfici di senso. Sono pagine di un libro che si legge camminando. Un libro che cambia, si sporca, si trasforma, ma che continua a raccontare.

E forse, in fondo, è proprio questo il senso più profondo della letteratura urbana: una voce che non cerca il silenzio, ma il passaggio. Un racconto che vive all'aria aperta.