Piacevole ma fondamentale nella vita – Riflessione sull’acqua che scorre

…spesso non ci si pensa…
Scende a getto: d'estate è desiderata, d'inverno è un abbraccio di calore.
Non dovremmo sprecarne troppa, eppure… dopo una giornata intensa, devastante per mente e corpo, chi riesce a farne a meno?
È fondamentale per l'embrione, diventa gioco per i bambini, complice di sorrisi tra ragazzi e ragazze, uomini e donne.
Non conosce età, non fa distinzioni.
Indispensabile.
Eppure viene maltrattata.
Ci si illude: "tanto c'è in natura, non mancherà mai".
Ma la realtà è diversa.
I periodi di razionalizzazione esistono già, anche se continuiamo a ignorarli.
A volte ci maltratta anche lei – impetuosa, inarrestabile – ma noi continuiamo a sprecarla.
E sempre, con leggerezza, ripetiamo: "tanto non finirà mai".
Poi arrivano le siccità, le estati interminabili senza pioggia, i rubinetti che diventano simbolo d'attesa.
E nessuno sa spiegare davvero perché.
Scende ancora, a getto: sulle siepi dei giardini, sui fiori dei balconi, sugli orti dimenticati.
E ancora diciamo: "solo per un attimo".
Difficilmente si raccoglie quella piovana.
La si lascia scorrere via, senza pensarci.
Come se non fosse una delle poche cose che potrebbero salvarci la vita.
È un bene primario.
Senza di lei non si sopravvive più di tre giorni.
Ma ci hai mai pensato, davvero?
Una sola goccia potrebbe bastare, un giorno, a tenerti in vita.
Eppure, la trascuri.
Usala.
Conservala.
Rispettala.
Amala.
Perché possa restare al tuo fianco.
Compagna silenziosa.
Essenziale.
Daniela Di Gregorio